martedì 10 aprile 2012

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Giuditta ci mette un punto.
Non è dato di sapere se sarà un punto definitivo, o magari solo un puntino di sospensione.
Quello che è sicuro è che adesso non mi sento Giuditta dentro.
Non riesco a scrivere.
Non riesco a pensare di scrivere.
Lo vivo come un obbligo, stiracchio le parole e le sensazioni.
Sono cambiate tante cose da quando ho iniziato a scrivere questo blog.
Cose che magari non hanno avuto un riflesso diretto qui, ma che lo hanno avuto su di me.
Ho iniziato a scrivere per ritagliarmi cinque minuti, a un certo punto della giornata, per divertirmi, non pensare, fingere che fosse tutto come prima, sperare che le cose continuassero ad andare come erano sempre andate. Cinque minuti di estraniazione totale dal mondo reale.
Ma non riesco più a farlo.
Il mondo reale mi è entrato dentro e mi pesa fuori. Non che questo sia necessariamente un male, ma non c'entra niente con Giuditta e con quello che rappresentava.
E quindi niente.
Si mette un punto e si va avanti.
Si può solo andare avanti.
E anche questo non è necessariamente un male.
 

mercoledì 21 marzo 2012

Colloqui in tempo di crisi

GC: "Ehm... salve, buongiorno, sono Giuditta Capriccio... mi ha chiamato ieri dopo aver letto il mio curriculum..."
Tipo: "..."
GC: "...mi ha fissato un colloquio per stamani... quel lavoro da promoter... su quel sito lì..."
Tipo: "..."
GC: "...ehm, guardi, le ho mandato il curriculum via mail, ma se vuole dargli un'occhiata gliene ho portato anche una copia cartacea..."
Tipo: "Ah, lei è Giuditta Capriccio?"
GC: "Sì, buongiorno. Sono Giuditta Capriccio. Mi ha chiamato ieri dopo aver letto il mio curriculum..."
Tipo: "Me la immaginavo più alta."
GC: "Eh, ehm, sì, anch'io talvolta nelle mie fantasie più selvagge mi immagino più alta, ma come dire, si fa di necessità virtù, no?"
Tipo: "Avrebbe potuto scriverlo che era diversamente alta. Non so se la avrei chiamata, se lo avesse scritto."
GC: "Ah. Beh, sa, alla fine è un curriculum vitae. Credevo di doverci scrivere quelle cose là, tipo titolo di studio, esperienze, abilità, lingue conosciute, motivazioni per il futuro. Sinceramente, altezza, larghezza, profondità, colore degli occhi, taglia di reggiseno e altre amenità non erano previste nel modello europeo del CV."
Tipo: "Eh, ma signorina, mi capisca. Questo è un la-vo-ro da promoter. Deve pub-bli-ciz-za-re. L'aspetto è importante, e altezza mezza bellezza, lo sanno tutti."
GC: "Beh, vorrà dire che non ho la mezza bellezza dell'altezza, ma ho l'altra metà."
Tipo: "Ahahahah. Signorina, lei è spiritosa. Mi piace. Spero che accetti il la-vo-ro."
GC: "Ecco, sì, a questo proposito: parliamo del lavoro."
Tipo: "Beh, guardi, c'è poco da dire: sono 4,5 euro all'ora, per 4 ore giornaliere, a chiamata, quindi magari un mese lavora 1 giorno e il mese dopo ne lavora 3, ma può capitare anche il mese in cui ne lavora 10, o il mese in cui non lavora, anzi, visto che si tratta di un con-trat-to per aprile e maggio direi che le ho esposto anche troppe possibilità, in tutta la provincia, un po' come fosse una lotteria ecco."
GC: "Dunque. Mi faccia capire. Prendiamo l'ipotesi più favorevole. Io lavoro per 4 ore per 4,5 euro all'ora nella CittadinaMedievale (il centro più vicino al PaeselloBucolico - nda). Sono 18 euro al giorno di cui, alle quotazioni attuali, 12 vanno per la benzina della macchina. Mi restano in tasca 6 euro, sempre che, Dio non voglia, mi venga sete e/o fame. Non so se ridere o piangere."
Tipo: "Ah. Ecco. Un'altra cosa: il pa-ga-men-to è a 30/60/90 giorni fine mese, con bonifico bancario."
GC: "30/60/90 giorni fine mese? Bonifico bancario? Un bonifico per 18 euro, di cui ne ho già spesi 12? Ma... ma... ma... non ci pago nemmeno le spese bancarie... e poi, io lavoro aprile e maggio, e magari mi pagate ad agosto? Cioè, ma è etico?"
Tipo: "Signorina, non so se si è accorta che siamo in tempo di crisi. Dovrebbe essere felice che l'abbiamo contattata. E che le stiamo offrendo qualche euro. Anche perchè, se lo faccia dire, lei è veramente troppo specializzata per questo lavoro. Non ha nessuna esperienza come promoter, ma ha 4 pagine di CV. Mai lette quat-tro-pa-gi-ne-di-CV per candidarsi a un la-vo-ro come questo. E le faccio notare che assumerla per noi è un rischio, perchè alla sua età lei è una bomba potenzialmente pronta a esplodere restare incinta. Quindi, accetta o va avanti?"
GC: "Mumble mumble. Sei euro al giorno di profitto... a chiamata... in tutta la provincia... pagamento blablabla... troppo specializzata... alla mia età... potenziale bomba... incinta... mumble mumble... guardi, direi che ho tutte le informazioni di cui avevo bisogno. La ringrazio sentitamente per il tempo che mi ha dedicato, ma non accetto e vado avanti."


...appena mi riprendo dallo shock, credo che la prenderò a ridere.
Credo.




domenica 18 marzo 2012

La Spiega

No, ma quindi, avete capito il di Lui malefico piano?
E io che mi sono pure commossa. Cojona.

Praticamente, noi ci abbiamo 'sta cosa qui che ci piace(rebbe) andare in giro.
Solo che a me piace(rebbe) andare verso su, perchè sono un po' nordista inside.
E a Lui piace(rebbe) andare verso giù, perchè è un po' sudista inside
Quindi, è da quando ci conosciamo che Lui me la mena con 'sta Puglia.
Bella la Puglia.
E il mare della Puglia.
Bello il mare della Puglia.
E il vino della Puglia.
Buono il vino della Puglia.
E lo shopping in Puglia.
Beh, lo shopping è bello sempre, comunque e ovunque, che discorsi.
Pure la sua ex era in Puglia.
Ma su questo è meglio stendere un velo (pietoso).
E poi in Puglia si mangia riso patate e cozze.
Ma anche no.
Cioè, ora, spiegatemi con che coraggio si può ingoiare contemporaneamente riso, patate e cozze.
Eh, ma se vai in Puglia devi mangiarlo.
Ma anche no/bis.
Io in Puglia ci vengo ma non osare ricordarmi più quel piatto, che mi passa la voglia.
Sìsìsì ciccina mia blablabla tranquilla tranquilla.
Intanto ho organizzato una tre giorni nelle Cinque Terre che ci porterà, grazie alle conoscenze acquisite googlando il googlabile, a piantare le tende a La Spezia per poi spostarci a Lerici-PortoVenere-Terrizzo-Pozzale-Tino-Tinetto-Palmaria (day 1), Riomaggiore-Sentiero dell'Amore-Manarola-Corniglia (day 2), e infine Vernazza-Monterosso-Portofino (day 3), con qualche bonus da infilare qua e là.
Sìsìsìsì, ma poi andiamo anche in Puglia, eh.

Ieri sera.
Lui: "Ma se scrivo qualcosa per Giuditta lo pubblichi?"
Io: "Eccerto come no"
[...]
Lui: "Allora? Che ne pensi?"
Io: "Ohhhh tesoro, mi sono commossa quando hai pubblicamente scritto che tra noi le cose vanno bene. Cioè, lo so che tra noi le cose vanno bene, però ecco, vederlo scritto così... è tutta un'altra cosa - sniff sniff -. Diventa quasi ufficiale, no? Non me lo sarei mai aspettata da te, eh, forse non ti conosco così bene come millanto. Ma di che piatto parlavi?"
Lui: "Ehm. Coff. Coff coff. Sì. Appunto. Forse mi conosci bene quanto millanti. Coff. Coff coff. Parlavo proprio di riso patate e cozze. E' che scrivendolo pubblicamente... diventa quasi ufficiale, no?"
Io: "..."


Così imparo a lasciare che il neurone affoghi tra lacrime di commozione.

sabato 17 marzo 2012

Guest post - aridaje

Lui mi ha chiesto se poteva scrivere un post.
Io gli ho detto di sì.
Lui l'ha scritto, quindi.
Io lo pubblico.


Sono lui.
Era da diverso tempo che dicevamo di scrivere un post insieme, ma quando ci vediamo abbiamo sempre poco tempo e preferiamo, soprattutto se sono belle giornate, stare fuori il più possibile in modo da vedere posti nuovi e conoscere i rispettivi amici.
Le cose stranamente, conoscendomi, stanno andando benissimo e la testimonianza è questo mio intervento nel suo mondo.
Il prossimo appuntamento sarà per la ricetta di un piatto che piace molto alla padrona di casa... ma la posterà solo dopo aver assaggiato la prelibatezza di terre diverse dalle nostre. 

Ecco. 
Lui è sintetico.
Io però mi sono anche un po' commossa.
Comunque, tesoro, se devo pubblicare una ricetta - e non riso patate e cozze, sappilo - ed entrare nel fantastico mondo delle food bloggers, mi serve una macchina fotografica decente. Me la compri? 

lunedì 12 marzo 2012

Di me

Nonostante il mio passato - semipresente da archeologa classicista militante, odio la storia romana. Ma mi fa proprio ribrezzo, eh. 

Adoro FS alla follia, ma sentirla urlare "BRAAAAAAACCAAABROOOOOOOOOOOOCCAAAAA" da un lato all'altro dei possedimenti Capriccio mi fa venire voglia di arrotolarle l'ugola nella lingua e usarle come pallina da tennis.

Ogni tanto mi capita di aprire la pagina del blog e di rimanere delusa perchè non c'è un nuovo post.

Mangerei cioccolato ovunque, comunque e con chiunque. E la mangio solo io, che se la offro poi magari mi dicono di sì.

Entro periodicamente in fissa per alcuni argomenti per poi dimenticarmene del tutto, finchè il neurone non ha compiuto una rivoluzione completa e ricomincia da capo.

Ho una passione per i volantini con le offerte dei supermercati. E da quando Lui mi ha fatto scoprire Acqua&Sapone, ho una passione inconsulta anche per questa catena di negozi.

Tengo il conto degli anni basandomi sugli ex. Cioè, se mi parli tipo del 2001, io per ricordarmi chi ero, dove ero, che facevo penso agli individui che frequentai quell'anno. Per rimanere nell'esempio, nel 2001: Federico = giugno: sono stata a una festa a Montalcino; Matteo = maggio/luglio: devo ricordare di non bere mai più la grappa - non abitavo nel PaeselloBucolico - avevo un paio di bellissimi pantaloni di lino bianchi e un paio rossi, un top nero con scollo quadrato costato un occhio della testa - uscivo con quel giro di gente là: Luca = sono stata a Roma a settembre per una settimana da sola con la mia migliore amica del tempo e all'inizio di novembre mi sono rotta un piede. Il metodo non è esente da rischi considerata la reiterazione di vari nomi e/o individui, per non parlare del fatto che mò che mi sono accomodata con Lui dovrò trovare un sistema alternativo per gli anni 2011 - 2081.

Anche se predico per ogni etto che metto su mi preferisco un po' tondeggiante, perchè le guance paffute mimetizzano bene l'enorme naso che mi ritrovo appiccicato in faccia.

Sono una ex polemizzatrice pentita che adesso detesta le polemiche, anche se questo non mi impedisce di scadere nel comizio, di quando in quando.

Amo alla follia tutti i pelosi che vivono con me, ma mi capita di pensare che la vita senza di loro sarebbe più rilassante, silenziosa e scevra di pericoli.

Sono un'ansiosa patologica, mi sento in colpa per tutto, detesto dare spiegazioni ma non riesco a fare a meno di darle, la vita dello stilita mi ha sempre intrigato. Se c'avete capito qualcosa spiegatemelo.









giovedì 8 marzo 2012

Ma io di più

A.
Io sono alta un barattolo e una speranza e peso in modo proporzionale. Ok. 
Lui è dimensione ippopotamuccio. Ok.
Io mangio più di Lui.
Cioè, questa cosa non ha un senso, io lo capisco. Però mangio più di Lui.
Esempio 1: Lui -> panino con la porchetta; io -> panino con la porchetta + enorme piatto di patatine fritte e salatissime.
Esempio 2: Lui -> 3-cozze-3 dall'impepata di cozze che avevamo preso a metà + spaghetti alle vongole veraci; io -> tutto il resto dell'impepata di cozze + spaghetti alle vongole veraci.
Esempio 3: Lui -> pizza; io -> yogurt gelato con topping sciroppo di fragola sopra&sotto, nutella, smarties e marshmallows + pizza.
Spero che la pensi come Moto-Moto.




B.
OVS.
Io: "Guaaaaardaaaaaaaaaaa gli smaltiiiiiiiiiiiiiiiiii costano pochiiiiissssssiiiiiimoooooooo li voglioooooooo"
Lui: tace e non favella.
Io: "Guaaaaardaaaaaaaaaaa gli orecchiiiiiiniiiiiiiiiii costano pochiiiiissssssiiiiiimoooooooo li voglioooooooo"
Lui: tace e non favella.

Decathlon:
Io: "Guaaaaardaaaaaaaaaaa le scaaaaaarpeeeeeeeee costano pochiiiiissssssiiiiiimoooooooo le voglioooooooo"
Lui: tace e non favella.
Io: "Guaaaaardaaaaaaaaaaa i tappeeeeetiiiiiniiiiiiii per lo yoga costano pochiiiiissssssiiiiiimoooooooo li voglioooooooo"
Lui: tace e non favella.
Io: "Guaaaaardaaaaaaaaaaa i paaaaantaloooooooniiiiiiiiii costano pochiiiiissssssiiiiiimoooooooo li voglioooooooo"
Lui: tace e non favella.

Oysho:
Io: "Ti piace questo? Voglio questo. Ti piace quello? Voglio quello. Ti piace quest'altro? Voglio quest'altro. Ti piace quell'altro? Voglio quell'altro. Ma se vengo a letto con questo pigiama scappi? Lo voglio. Ma se mi trovi in casa con questa maglietta? La voglio"
Lui: guarda e favella poco (ma ha un luccichio porcino negli occhi, lo so). 

Cancelleria:
Io: "Guaaaaardaaaaaaaaaaa la canceeeeelleeeeeriiiiaaaaaaa costa pochiiiiissssssiiiiiimoooooooo la voglioooooooo"
Lui: tace, non favella e paga. Io lo adoro.

Motivi (cioè, non un negozio a caso, M-O-T-I-V-I):
Io: "Guaaaaardaaaaaaaaaaa il toooooooooooppp. Amo questo top. Amo questo top. Amo questo top. Amo questo top. Amo questo top. Amo questo top. Amo questo top. Amo questo top. Amo quesssss..."
Lui: per interrompere il disco, prende il top, tace, non favella e paga. Io lo adoro sempre di più. 

In definitiva, sono arrivata a Roma con un piccolo trolley e sono ripartita con un piccolo trolley e una enorme borsa. A me Maria Antonietta mi fa un baffo.




C.
Momento 1.
Io: "Oh tesoro, è bellissimo stare qui con te, su questa terrazza sporca ed esposta al vento, a vedere decollare bestioni metallici con le ali. E' quello che ho sempre sognato. Baciami."
Lui: "Un attimo che sta decollando il 777 della xxx".
Io: "..."

Momento 2.
Io: "Oh tesoro, che bello la colazione a letto. Ma così mi vizi. Mi abituo. Beh, mi abituo anche parecchio volentieri, eh. Ma quando vivremo insieme..."
Lui: "Dimenticalo. Anzi. Forse. Cosa mi dai in cambio?"
Io: "..."

Momento 3.
Io: "Oh tesoro, 'sto lungomare è bellissimo. Guarda la luna/le stelle/il lampione. Senti il rumore delle onde. Godiamoci questo silenzio, questo momento catartico, questo romanticismo insito in noi. Abbracciami."
Lui: "Fa freddo. Tira vento. Andiamo."
Io: "..."


Nonostante l'evidente stato di stitichezza sentimentale sono stati 4 giorni bellissimi.
Ed è anche un po' inquietante il fatto che, nonostante ci vediamo a spizzichi e bocconi, ogni volta sembra di esserci lasciati solo il giorno prima.
E siccome sono ancora in mood romantico, concludo così.


mercoledì 29 febbraio 2012

L'arte del compromesso

L: "Che ne dici se ci vediamo a Roma, stavolta?"
GC: "Mah, beh, boh, non saprei, Roma... Roma è così ovvia, no? Potremmo sforzarci un attimo e tirare fuori un posto un po' più originale."
L: "Ma Roma è esattamente a metà strada tra noi." (che poi no, non è vero, io ci metto 4 ore e mezzo, in totale, e lui nemmeno 3, ma vabbè, ogni coppia ha i suoi clichè)
GC: "Vabbè, c'è praticamente tutta l'Italia a metà strada tra noi, che discorso è?"
L: "Ma Roma è il posto in cui ci siamo incontrati la prima volta, e potremmo ritrovarci là per festeggiare il nostro sesto mesiversario."
GC: (già sedotta dalla romanticheria spicciola) "Vabbè, se la metti così... allora mi porti a vedere il Pantheon? Ho sempre sognato di vedere il Pantheon e non ci sono mai riuscita. E vorrei anche andare a Trastevere. Andiamo a Trastevere? Eh?"
L: "Ora, beh, no, cioè, non intendevo Roma-proprio-Roma-Roma. Che ne so, potremmo andare... fammi pensare... che ne dici di Ostia?"
GC: "Ostia? Fammi capire: prima mi fai balenare al neurone la possibilità di vedere il Pantheon e passeggiare per Trastevere, e poi mi proponi Ostia? Così, su due piedi??"
L: "Sì, ma, ehm, dai, messa così suona male. Facciamo così... potremmo andare un giorno a fare shopping, e un altro giorno potremmo andare a vedere gli scavi. Che ne dici?"
GC: "Che dico? Dovrei fare una resistenza pro-forma, però, perdincibacco, come faccio a resistere all'accoppiata shopping/archeologia? No, dimmi, come faccio?"
L: "E come ciliegina sulla torta, potremmo organizzarci anche una cenetta romantica da qualche parte vicino al mare, così poi andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia" (n.b.: otto mesi fa, quando conobbi Lui - galeotto fu un forum e chi lo scrisse - fui subitaneamente sedotta dalla sua proposta di portarmi a cena in un romanticissimo ristorante con terrazza sul mare, con conseguente passeggiata sulla spiaggia, visione delle stelle e, perchè no, della collezione di figurine Panini. Mo' che le figurine Panini le ho viste, del romanticissimo ristorante con terrazza sul mare si sono perse le tracce.)
GC: "Va bene, come si chiama?"
L: "E che ne so come si chiama il ristorante. Poi vediamo."
GC: "No. Come si chiama Lei. L'altra, insomma."
L: "Scema. Mi basti te. A volte mi avanzi pure. Non ho nè la voglia nè le forze psichiche di vedere un'altra."
GC: "Ah. Ehm. Bene. Credo. Fingerò che sia stata una frase decente e ti premierò dicendoti che, invece di sprecare soldi e soprattutto tempo in una cena romantica, preferirei andare a mangiare un panino con la porchetta da qualche parte, proprio come avremmo voluto fare la prima volta che ci siamo visti."
L: "Eh, potremmo andarla a mangiare al baracchino alla testa della pista di Fiumicino."
GC: "Ehi, ora, non esageriamo, occhei che ho rinunciato al romanticume, però, che c'entra Fiumicino? Così invece di guardare me guardi gli aerei."
L: "Ma nooooooooooooooooo... tesoro mio, te sei meglio di qualsiasi aereo esista, 77 della Etihad esclusi."
GC: "..."
L: "Però possiamo vedere l'A380 della Emirates."
GC: "..."


Lui mi concede shopping e scavi consecutivamente, ed ha promesso di interessarsi e di non tentare la fuga.
Io gli concedo la visione del Dumbo moderno.
Do ut des, disse quello (ma mi sa che è andata peggio a Lui).